sabato, gennaio 21, 2006

Vinicio

Avevo un gatto.
Era affettuoso, ma con riserva. Era carino, ma nei limiti. Non si sbilanciava.
Credeva che la sua vita sarebbe stata la stessa senza di me....credeva che non ponendosi il problema, tutto sarebbe andato per il giusto verso.
Non aveva capito che nonostante tutto Lui non poteva fare a meno di me, non poteva vivere, o quasi.
Controllare,sapere,dominare non gli sarebbe nè servito nè bastato.
Certo, io al tempo avevo quasi capito che senza di lui non sarei potuto stare...lui forse no, anzi, quasi sicuro. Ora forse avrà trovato, e solo a causa mia, altre mani che lo nutriranno e accudiranno...ma l'amore...l'affetto....dormire in collo su un divano giallo....questo no.
Non starà male, ma non starà con me.
Ma è giusto così, non sono stato capace di prendermene la responsabilità e l'affetto.

Solo che forse ora manca....ma non conta, non ora.
Ovviamente è solo una mia opinione....

domenica, gennaio 15, 2006

Via Livornese 14

Il cuore è un regno.
E come tale ha le sue porte, i suoi abitanti.I suoi segreti e le sue mura.
Capita a volte che un Cavaliere brami le chiavi di questo regno, che chieda il permesso di avventurarsi al suo interno.
Dovrebbe essere potere e compito del Reggente condurre il prode tra le strade ed i piaceri di questo regno, spinto anche dalla brama di conoscenza del Cavaliere stesso.

Ho capito che a volte non tutti i Reggenti vogliono portare i Cavalieri a conoscere le meraviglie dei loro reami.

Ho capito che forse proprio io sono quel Re. E spero di non aver gettato le chiavi....

domenica, gennaio 01, 2006

Preludio

Ieri è finito un anno.
Oggi ne è iniziato un altro.
Sembra una vaccata, ma se ci pensate per davvero mette i brividi.
Credo che si debbano fare dei nuovi propositi per l'anno che viene, buoni o cattivi che siano, importanti o futili. Basta che siano nuovi, come il tempo che viene. Anche se questo è sempre nuovo, se uno ci pensa per davvero....ma questo è un altro post.
Credo di aver capito dopo un anno e una serata di pensieri che la mia via della felicità non passa attraverso le donne.
Ho sempre creduto che con "qualcuna" accanto la mia vita, il mio tempo, sarebbero stati migliori.
Oggi mi accorgo che non è così. Che i nostri problemi, quelli con noi stessi, non contemplano una soluzione che venga dall'altro da sè, sia questo uomo, donna, animale o cosa.
Probabilmete è vera la palla del "muro" che andavo dicendo per colpire tutti/e con la mia intelligenza brillante, non è così detta male.
Forse siamo veramente soli, forse non potremo mai distruggere la barriera che ci impedisce la comunione di pensiero e di corpo. Forse quell'alluvione non arriverà mai, dove tutti noi saremo solo pensiero ed il pensiero di tutti sarà l'unico pensiero.
Soli. Sempre.
Certo è più dolce stare da soli in compagnia, non c'è dubbio.
Mi sono trovato a condividere momenti solo con me stesso, e devo dire che io mi capivo. Non è una pretesa di assolutismo, magari anche un po' egocentrico ed egoista (o forse si...), ma è innegabile che l'esperienza, quando viene trasmessa, perde della forza iniziale. O può trovare altre forze, rinnovare sè stessa.Ma sarà una riproduzione
un po' grossolana del vissuto. Non c'è che dire.

Nonostante questo,però, credo che i tramonti vadano sempre guardati in compagnia.