lunedì, giugno 26, 2006

...e di dov'è il tuo ragazzo?

Ci ho pensato molto, sai...e credo che non potrebbe funzionare.
Insomma, tu vivi a Roma, io studio a Firenze. Hai qualche anno meno, studi recitazione, qui sei Responsabile Organizzativo, io un semplice orchestrale. Tu una vita tra attori, rassegne, spettacoli, io al massimo se mi va bene suonerò qualche volta di fronte a un po' più di persone.
Poi sei carina, sai di esserlo. E questo ti frega, non c'è niente di peggio di una ragazza che sa di essere bella. Sai che tutti ti guardano, anche se non li senti percepisci i commenti al tuo passaggio.
Non potrebbe funzionare, siamo troppo distanti.
Cosa ne potrebbe venir fuori? Io verrei qualche volta da te, tu verresti da me. Ci sentiremmo per telefono, poi ci stancheremmo e ognuno tornerebbe alla propria vita, magari dopo una litigata.
No piccola, lasciamo che rimanga solo un sogno, un "cosa sarebbe potuto succedere", è stato bello, anche solo conoscerci. Anche parlarti mentre tu non ascoltavi, perchè intenta a discutere con il direttore d'orchestra figo...
Tra qualche anno ricorderò questi giorni e penserò a tutte quelle sere in cui io andavo a bere birra da solo mentre tu circondata da nerboruti ti crogiolavi nelle loro attenzioni.
Lo so che lo facevi solo per ingelosirmi e per protesta a questo mio atteggiamento chiuso.
Ma con me non attacca, baby. Hai sbagliato persona...ne devono passare ancora di donne tra le mie lenzuola prima che mi innamori della prima venuta.

E poi ancora sei acerba....

lunedì, giugno 12, 2006

Donna sei autarchica

Alla vita non si può chiedere niente di più che una birra fresca in un caldo pomeriggio di Giugno...
soprattutto se il resto non ti sta andando molto bene.
Oste una birra, piccola per favore che non so se reggo una media a medio pomeriggio inoltrato.
Avevo detto piccola. Ok, fa lo stesso, avrò una scusa in più. La prima sorsata è come un pediluvio...ci voleva proprio. Certo che i tedeschi hanno avuto proprio una bella idea. Non so se son stati proprio loro i primi, vox populi, facciamo di si. Quanta gente che corre in questo parco urbano, ma sopratutto quante ragazze. Tutte a lavorar sul proprio fisico, per stare bene. Con sè stesse, di salute, con i genitori, per il ragazzo....Ma perchè sudare e tonificare? Per essere più belle mi immagino. E a che pro? Nel senso, io fatico duramente per ottenere qualcosa in cambio. Cioè, sono più bella = più probabilità di essere notata e/o rimorchiata.
E questo è un ragionamento che potremmo fare noi uomini, almeno quelli che conservano ancora un po' di istinti primordiali da maschio dominante, non uomini da talk-show di metà pomeriggio su reti Mediaset.
Credo, anzi temo, che le donne oggi curino il loro aspetto per il gusto di farlo. E questo basti. Niente più pizzi e merletti notturni per il piacere di essere desiderate. Solo perchè a loro stanno bene indosso.
Sarebbe come far l'amore con uno specchio.

"Ma certo, sono io la più bella del reame...."

martedì, giugno 06, 2006

Derelicte

Sono convinto della assoluta genialità di Daniele Luttazzi. Uno che definisce Il Metodo Definitivo per chiudere una storia d'amore non può avere che la mia stima. In soldoni, all'inizio della relazione i due partners si mettono d'accordo su una parola che si deve dire quando ormai il rapporto è finito e non ne resta che un grosso tonno morto (tipo "geronimo"). Così facendo ti risparmi tutto, le lacrime, le telefonate, le attese sotto l'acqua davanti a casa dell'altro...in questo modo invece pronunci la parolina, bene, arrivederci, è stato bello, amici come prima (o quasi).
La realtà è un po' diversa, il mondo gira intorno a cose come questa, cioè l'abbandono.
Viviamo circondati da momenti ultimi, da addii che manco vediamo. Ogni volta è sempre, o quasi, l'ultima. Anche in senso meno metafisico.
Il problema è che dispiace sempre, soprattutto se sei te ad andartene a meno che non sia in una situazione tipo lager o ghetto, anche dell'anima. Fortunatamente esistono cose che ti possono tirare su, come gli amici, il lavoro, lo studio, il bere...Ma a meno che tu non sia un pezzo di ghiaccio o abbia la faccia come quella di uno che caga davanti ad uno stitico, quella domanda, quel dubbio del "chissà se ho fatto bene" ti rimmarrà sempre, il famoso stronzolino ammezzato, per rimanere in paragone.
Forse è così che deve andare e quando sarà il momento ce ne acorgeremo.

O magari troveremo solo uva acerba...