mercoledì, dicembre 21, 2005

Arthur Guinness is the Man


Dobbiamo sentirci in colpa ad avercela con il mondo intero?Dobbiamo smettere di accontentarci di ragazze bruttine e facilmente plagiabili?Ma soprattutto, alla vigilia delle elezioni più importanti della storia del nostro paese,dobbiamo votare Prodi o Bertinotti? Queste ed altre domande occupano le serate di fronte ad una pinta di Guinness in compagnia di altri amici delusi, che non hanno altre consolazione se non il cazzeggio sfrenato accompagnato da birra scura...
Dopo attente riflessioni siamo giunti a capire che il bere al bancone è la migliore delle metafore della vita. Su come vogliamo prenderla,almeno...
La vita vera, il mondo, è alle spalle, simboleggiato dall'uscita del Pub. Davanti a noi una media, con la sua schiuma, con il suo odore allettante e rilassante. Dopo ognuna di esse la porta del Pub sembra irrimediabilmente lontana.
Ma ecco che finita la birra, il riflesso dell'uscita sul bicchiere vuoto incupisce la nostra già fragile indole.
Ed allora versa, versa, versa, ancora oste! Che mai abbia a ricordarmi che comunque vada, alla fine della serata,tu dovrai buttarmi fuori dal bancone, e di nuovo sarò in ballo della vita, quella "vera"...

Già, non molto allegro. Mi ero proposto di fare un post non troppo cupo, ma si sa, di questi tempi, le promesse non hanno un gran valore.
Soprattutto quelle fatte a sè stessi...

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